Uno vorrebbe parlare di cinema sempre. Perchè vorrebbe dire avere la testa sgombra da altri cattivi pensieri, la vita senza problemi, la casa senza scarafaggi.
E invece, gli scarafaggi escono, anche se i condomini fanno finta di niente e l'amministratore allarga le braccia.
Qualche tempo fa è stato perpetrata una truffa milionaria ai danni di alcuni personaggi più o meno noti di Roma. Tag mediatico: truffa dei Parioli. Nome più spendibile: Sabina Guzzanti, che -va detto - non ci ha fatto una gran figura. Pecunia non olet, e a furia di criticare Berlusconi, Sabina deve aver pensato che un po' di soldi facili li poteva fare anche lei. Cavoli suoi, tanto più che ci ha rimesso.
Questo è l'articolo di Fabrizio Roncone, dal Corriere della Sera.
Se questo è giornalismo, io sono Pulitzer. Primo, riportare in questo modo becero una telefonata non mi pare il massimo della professionalità. Secondo, un giudizio come quello in calce vale più di mille parole. O Roncone serba rancore, o è pagato per dare addosso a certi scomodi personaggi o è un poveraccio. O aspira al TG1.
Però, vai a capire cosa c'è dietro, magari la Guzzanti è stata talmente acida da meritarsi la smerdata pubblica. Avevo segnalato questa pessima caduta di stile (di entrambe le parti in causa), perchè mi aveva dato particolarmente fastidio.
Seconda occasione: intervista (ancora al telefono) a Beppe Grillo, che ha dato del buson a Nichi Vendola. Grillo è discutibile, per carità. Ma Roncone ci ricasca pari pari. Serba rancore? Ha voglia di diventare famoso? E' questo lo standard di giornalismo che il Corriere della Sera vuole far pagare a chi compra il giornale?
Mi chiedo: l'ho notato solo io? No di certo. E infatti basta googlare Roncone (sarà soddisfatto?) per incappare nella terza prova: il blog di Giulia Innocenzi, che spiega, giustamente imbufalita, il metodo Roncone: registrazione telefonica, taglia e cuci, copia e incolla, aggiunta di interiezioni che facciano cambiare senso alla domanda ed alla risposta e via con l'intervista che diventa un'altra cosa.
Le macerie in fiamme alla fine de Il Caimano sono queste. Ci siamo già dentro, la puzza non la sentiamo neanche più, abituati poco a poco a toni che invece di alzarsi, si abbassano, fino a strisciare, a schiacciarsi come uno scarafaggio tra un battiscopa ed un muro, pronto ad uscire quando meno te lo aspetti.
Tanto magari non ci fai caso. Magari non lo vedi, o pensi sia un caso isolato. Non hai tempo di preoccuparti se sia acida la guzzanti o infame Roncone. Se sia un problema di condominio o quello scarafaggio sia un viandante solitario. Hai solo quella sensazione di sporco addosso. Ma in mente non rimane il nome di Roncone, rimane quello della Guzzanti. Con un po' di merda addosso.
Non sto difendendo Grillo e la Guzzanti, nè accusando Roncone di essere di quella parte di destra deputata a screditare chi attacca il Re. Ecco lo stesso metodo applicato in occasione del pasticcio combinato per le elezioni della regione Lazio:
Sperare che Berlusconi sia arrestato per risolvere la situazione in Italia è come sperare di liberarsi degli scarafaggi cambiando amministratore di condominio. Difendere la libertà di stampa per darla in mano a gente come Roncone ti fa rimpiangere di esserti mai posto il problema.
Non è una questione di principio: Roncone lavora al Corriere della Sera, il più importante e diffuso quotidiano italiano. (che io non riterrò più affidabile d'ora in avanti) Lavora: prende i soldi che tanti aspiranti giornalisti non potranno prendere finchè Roncone non diventa direttore del TG1. E che nel frattempo magari si saranno arresi ad essere il prossimo Roncone, perchè devono mangiare anche loro.
Più mi guardo intorno, più mi cadono le braccia: la discussione è se la Guzzanti faccia cose di sinistra o se Grillo sia un invasato. Invece dovrebbe essere su come sia possibile che c'è una linea immaginaria al di sotto della quale l'indignazione è sinonimo di impotenza ed un'altra al di sopra della quale la mancanza di dignità fa rima con potere sfacciato. E di come, peggio di tutto,che nel sottile spazio tra le due, come tra un muro ed un battiscopa, si annidino gli scarafaggi tipo Roncone che fanno da cuscinetto tra le due zone impedendo di fatto il cambiamento.
Quando arriva la disinfestazione?
"che io non riterrò più affidabile d'ora in avanti"
RispondiEliminaD`ora in avanti? Ma saranno anni che ha perso qualunque tipo di credibilta`. Pensa ai vari Pigi Batista.
Scusa il tono acido, comunque ho apprezzato molto il tuo articolo.
E per gli scarafaggi... non ce l`avete quell`insetticida che, una volta che l`hanno ingerito, li fa morire nella tana sterminando i compari?
Ciao!!
Enrico
:) per ora disinfestazione professionale condominiale...poi anche quello!!
RispondiElimina...o era un suggerimento per dare a Roncone una polpetta avvelenata??? :D
Ti lascio carta bianca sul da farsi! :)
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